Insieme a Mitrovica
A.S.V.I. ODV Via Casarsa, 9 20161 Milano | 01 PROGETTO INSIEME A MITROVICA | ||
Tel. 0039 338963614 e-mail asviitalia@gmail.com | |||
Progettato | Attivato | Stato | |
Dicembre 2000 | 01 gennaio 2001 | In corso | |
Responsabile Asvi | Durata | Finalità | Finanziamento |
Danilo Fugazza | Rinnovato di anno in anno, previa verifica della sua validità ed efficacia | Promuovere, sostenere e realizzare la ricostruzione materiale, sociale e relazionale. Il progetto è rivolto a tutte le etnie presenti in Kosovo. | Il progetto è finanziato con i contributi delle famiglie adottanti e con eventuali contribuzioni di enti privati e pubblici. |
Progetto generale. Asvi è presente in Kosovo dall’agosto 1999, subito dopo la fine della guerra, ove ha sviluppato numerosi Progetti tra cui la ricostruzione delle case e il primo soccorso alle famiglie profughe che rientravano in Kosovo. Forte dell’esperienza acquisita, ha elaborato il Progetto “Insieme a Mitrovica” che comprende una serie di Progetti a favore sia delle famiglie che delle comunità. Tutti i progetti seguono la linea guida della relazione tra essi, tenendo sempre in primo piano l’individuo, promuovendo incontri di pace e convivenza, privilegiando gli aspetti umani nel portare gli aiuti. Asvi ritiene fondamentale e irrinunciabile la consegna diretta degli aiuti alle famiglie alle quali si offrono anche momenti di conforto psicologico ed affettivo. Questo atteggiamento si riflette sulle modalità di realizzazione dei progetti che, in linea di massima, si intrecciano tra loro senza mai essere fini a se stessi. L’aiuto offerto si sviluppa in due distinte fasi: la prima, da considerarsi superata, è quella dell’emergenza dove ogni cosa è indispensabile per la sopravvivenza; la seconda, attualmente in corso di realizzazione, è quella che pone come obiettivo la ripresa di una vita dignitosa delle famiglie kosovare. Asvi intende attuare ciò sostenendo la ripresa delle attività lavorative per consentire alle famiglie di sostenersi autonomamente riacquistando così dignità e indipendenza economica. La filosofia dei volontari è quella di aiutare in modo imparziale le etnie presenti sul territorio, ponendo la condizione che chi è aiutato è disponibile ad aiutare i più sfortunati mettendo al servizio del gruppo creato le proprie capacità e competenze. Asvi è consapevole che le difficili condizioni di vita dei cittadini contribuiscono ad inasprire il rapporto tra kosovari serbi e kosovari albanesi, ancora molto pericolosamente conflittuale, ma non rinuncia ad alcuno dei suoi ambiziosi e impegnativi progetti, intensificando i suoi sforzi in cinque ambiti ritenuti fondamentali: Famiglia, Sanità, Lavoro, Scuola, Sociale portando avanti all’interno di essi specifici Progetti.
Modalità. La realizzazione del progetto si concretizza grazie alla:
- adozione di famiglie kosovare da parte di singole famiglie o da parte di persone consorziate, cioè un insieme di persone che versano un unico contributo in modo da garantire maggiori introiti per i Progetti e minor esborso per coloro che aderiscono al Progetto stesso
- determinazione dei volontari Asvi ad agire in prima persona recandosi sul posto, secondo un calendario ben preciso, ed entrando in relazione con le famiglie, con le associazioni e con le comunità locali e con tutti quelli che necessitano di aiuto o collaborano per la realizzazione del progetto preparazione dettagliata di ogni viaggio iniziative di raccolta fondi
e prevede le seguenti modalità:
- 6 viaggi all’anno di cui 4 solo con pulmino e la partecipazione di 8/9 volontari e 2 viaggi con pulmino e camion (aprile e ottobre) e la partecipazione di 16/18 volontari
- preparazione dettagliata, in Italia, di tutte le attività che devono essere svolte in Kosovo ad ogni viaggio rispetto ai singoli progetti previsti da ogni ambito di intervento
- visita, ad ogni viaggio, di tutte le famiglie, associazioni, comunità e istituzioni per l’analisi delle condizioni, la stesura dell’elenco dei bisogni e la verifica dell’evolvere della situazione
- raccolta e, se indispensabile, acquisto dei materiali richiesti per la preparazione del carico del camion
- allestimento del magazzino in Italia in vista del carico del camion
- gestione del magazzino a Mitrovica, presso la sede Asvi, sia in occasione del camion sia nei viaggi che non lo prevedono
- consegna ai beneficiari dei materiali reperiti o acquistati in Italia o in Kosovo
- interventi di ristrutturazione delle abitazioni
- ristrutturazione e costruzione di ambienti destinati alle comunità
- erogazione dei contributi previsti dai vari progetti
- supporto scolastico a singoli e comunità
- avvio di attività lavorative
- assistenza medica alle famiglie
- trasferimento in Italia di bambini per interventi diagnostici e chirurgici non eseguibili in Kosovo
- prevenzione medica e odontoiatrica su singoli e comunità
- interventi odontoiatrici sui componenti delle famiglie e sulle comunità
- collaborazione con associazioni e istituzioni locali
- stesura delle relazioni di ogni visita famiglia ed invio alla famiglia adottante
- stesura delle relazioni dei progetti con invio ai sostenitori
Antefatto. Il primo dei progetti che ha visto coinvolti i volontari Asvi fu quello denominato ‘Subito un tetto per il Kosovo’, attraverso il quale si ricostruirono 24 tetti di case bruciate nel corso della guerra. La ricostruzione dei tetti ha consentito di salvare le mura e le fondamenta prima, e di ridare la casa dopo, a famiglie di tutte le etnie; sono stati ricostruiti con materiali edili procurati dai volontari Asvi e con la forza lavoro messa a disposizione dalle stesse famiglie proprietarie delle abitazioni. In seguito “Insieme in Italia” è stata l’occasione per accogliere, all’interno di 40 famiglie di Milano, altrettanti piccoli ospiti: serbi, albanesi, ma anche turchi, bosniaci, rom e gorani, bambini che hanno così potuto, per tre settimane, frequentare la scuola insieme tra loro e anche con i coetanei italiani ed essere sottoposti ad un completo check-up medico, oculistico e dentistico. È proprio a partire da queste esperienze e dall’analisi dei bisogni della popolazione Kosovara che Asvi ha deciso di impegnarsi per l’attuazione del Progetto “Insieme a Mitrovica”
Contesto operativo: Asvi opera in Kosovo, principalmente a Mitrovica. La città, situata nel nord del Kosovo, è attraversata dal fiume Ibar che la divide. Le parti sono unite da due ponti, che di fatto sono diventati il simbolo dell’odio e della divisione tra le due maggiori etnie presenti; infatti, dal lato sud parte l’insediamento della popolazione d’etnia albanese che si estende per tutto il Kosovo sino al confine con la Macedonia, l’Albania e il Montenegro, mentre dal lato nord parte l’insediamento della popolazione d’etnia serba, che arriva sino al confine con la Serbia. Questa situazione ha creato lì, più che altrove, un clima d’odio e divisione frontale. Dalle due parti dei ponti che dividono Mitrovica, presidiati dalle forze militari internazionali di interposizione, alcuni problemi sono comuni, come la penuria di medicinali o la mancanza di energia elettrica e di acqua potabile della quale una gran parte va dispersa per le pessime condizioni dell’acquedotto, condizioni che accentuano l’aspetto desolante della città.
La carenza dei più elementari servizi alla popolazione si trasforma così in uno stato di angoscia permanente soprattutto per i più indifesi: vecchi, bambini e giovani madri, spesso vedove. Queste ultime sono letteralmente sopraffatte dalla quotidiana lotta per la sopravvivenza alla ricerca di qualcosa da mangiare, di un modo per scaldarsi nel rigidissimo inverno, delle medicine per curare le inevitabili malattie. Lo stato di salute generale tra gli adulti è aggravato dall’assunzione massiccia di psicofarmaci e antidepressivi, nonché dall’abuso di sigarette. Le condizioni di vita di gran parte della gente comune non sono neppure lontanamente paragonabili a quelle cui siamo abituati in occidente e uno degli obiettivi che Asvi si propone è proprio quello di ristabilire livelli minimi di dignità rispetto alla cura della persona e alle condizioni abitative delle due etnie in perenne conflitto: quella serba e quella albanese, senza dimenticare le minoranze ancora più trascurate quali quelle rom, turca, bosniaca o gorani. Per questo motivo gli aiuti umanitari costantemente erogati prendono la forma di specifici progetti da portare a termine.
Contesto generale. Il Kosovo ha un’estensione territoriale di circa 20.000 km2, una popolazione di circa 2.500.000 abitanti (il 60% dei quali considerata popolazione attiva), per una densità di 20 ab./ km2. La geomorfologia della Regione si presenta caratterizzata da un grande altipiano con un’altitudine di 800 m circa sul livello del mare e dalle catene montuose ai confini della Macedonia (zona Kaçianik), dell’Albania (zona Prizren) e del Montenegro (zona Peja). Il clima è tipicamente balcanico con caratteri continentali in corrispondenza dei rilievi interni, dove le temperature invernali si abbassano sensibilmente. I dati demografici riferiti al 1998 annoverano la popolazione del Kosovo tra le più giovani d’Europa con il 50% sotto i 20 anni. L’etnia prevalente è l’Albanese con l’82-90 % di cittadini, mentre il 18-10% è di minoranze Serba, Gorani della Bosnia (Mussulmani Slavi), Rom (zingari) e Turca.
Negli anni ’80 i grandi complessi industriali del Kosovo subirono una “impasse” negativa sulle produzioni dando corso a licenziamenti di massa e inducendo la popolazione a riversarsi nelle campagne, con conseguente spopolamento delle aree urbane a favore di quelle rurali. Successivamente nei primi anni ’90 le continue restrizioni messe in atto dal Governo Centrale di Belgrado, limitarono i finanziamenti destinati al settore agricolo provocando un continuo impoverimento dell’economia familiare e depauperamento delle attività produttive rurali. Questo prolungato immiserimento delle famiglie fece invertire nuovamente il flusso migratorio dalle campagne ai grandi centri urbani regionali e soprattutto diede grande impulso all’immigrazione verso l’estero, in particolare Svizzera e Germania. Il Kosovo ha la stessa organizzazione di uno stato moderno. La Regione, divisa in 29 municipalità, ha una struttura residenziale tipicamente rurale con il 60% della popolazione dimorante nelle campagne. Prima del conflitto del ’99 la popolazione residente nelle campagne era di circa 1.100.000 abitanti, impiegata in 100.000/150.000 fattorie, disponendo del 70% della forza lavoro attiva regionale. L’OSCE (Organizzazione per la Cooperazione e Sicurezza Europea) nel mese di marzo 2000 ha promosso la registrazione della popolazione kosovara residente ed espatriata, una sorta di censimento, per realizzare le elezioni municipali. I dati disponibili rilevano una popolazione complessiva di circa 2.300.000 individui. Attualmente il Sistema Sanitario “Nazionale” è rappresentato dal Dipartimento della Sanità con a capo un Ministro. Il 17 febbraio 2008 il Kosovo si è autoproclamato indipendente
Verifica: Al termine di ogni anno solare Asvi verifica l’efficacia dei singoli progetti e di conseguenza del progetto “Insieme a Mitrovica” nella sua globalità. Propone alle famiglie adottanti e ai sostenitori il rinnovo dell’adesione ai progetti e lancia la campagna di nuove adesioni.
Aggiornamento a dicembre 2018: dopo aver verificato, nel 2018, la validità e gli esiti positivi dei singoli progetti che sono alla base del progetto “Insieme a Mitrovica”, si stabilisce il suo rinnovo anche per l’anno 2019. Alle famiglie adottanti e ai sostenitori si propone di rinnovare l’adesione ai progetti e si lancia la campagna per nuove sottoscrizioni.