QMFG
A.S.V.I. odv Via Casarsa, 9 20161 Milano Tel. 0039 338963614 e-mail asviitalia@gmail.com | 06.10 PROGETTO Q.M.F.G. | |||||
Progettato | Attivato | Stato | Responsabile | |||
Febbraio 2008 | Maggio 2008 | In corso | Marinella Dal Passo | |||
Durata | Finalità | Finanziamento | ||||
Rinnovato di anno in anno, previa verifica della sua validità ed efficacia. | Sostenere QMFG nel gestire la struttura d’accoglienza e le numerose famiglie che assistono, attraverso la consegna di generi di prima necessità, quali alimentari e vestiario. | Il progetto è finanziato con i contributi di enti e privati | ||||
Progetto: QMFG è un’organizzazione che si occupa di sostenere e aiutare donne e bambini indifesi e vittime delle violenze domestiche, fondata a Pristina nel 1993 e con una sede a Mitrovica dall’ottobre 1999. Nella struttura di Mitrovica lavorano 6 persone: la coordinatrice Fidane Hyseni, 2 psicologhe (una per le donne e una per i bambini), un infermiere, una dottoressa e una volontaria generica. La struttura si estende su due piani, con locali piccoli e inadeguati per una comunità: al piano terra c’è l’ufficio dove vengono svolte le operazioni burocratiche, ma anche luogo di riposo degli operatori la cui assistenza è garantita nell’arco dell’intera giornata. Come tutte le associazioni, dipende da donazioni e aiuti: il Ministero dell’Assistenza Sociale passa un contributo di € 1.200 per le spese di gestione, il cibo e le medicine, ma tutti gli addetti da un anno non ricevono stipendio. L’OSCE ha contribuito con € 250,00 nel 2006 e € 250,00 nel 2007. La nota situazione socio-economica del Kosovo non consente a QMFG il reperimento di risorse se non rivolgendosi a donatori stranieri. Mentre prima QMFG garantiva solo aiuto psicologico, dal 2007 accolgono e ospitano donne e bambini in difficoltà. Le situazioni delle persone
Progetto generale: Qmfg è un centro per la protezione delle donne e dei bambini. E’ stata fondata a Pristina nel 1993, la delegazione di Mitrovica è attiva dall’ottobre 1999, la coordinatrice è Fidane Hyseni. L’organizzazione è registrata e riconosciuta dall’Unmik che le ha riconosciuto lo status benefit. In particolare si occupa di sostenere e aiutare donne e bambini indifesi e vittime delle violenze domestiche. Come tutte le associazioni, dipende da donazioni e aiuti ma la nota situazione socio economica del Kosovo, non le consente il reperimento di risorse se non rivolgendosi a donatori stranieri. Le situazioni delle persone assistite sono sempre molto gravi e pesanti, spesso sicuramente con risvolti giudiziari, in quanto per uscire dalla casa gli ospiti necessitano di una autorizzazione e dell’accompagnamento di un assistente sociale. La casa può ospitare fino a 15 persone per un minimo di un mese e un massimo di tre mesi. Nel 2007 hanno accolto 67 persone. Gli ospiti vengono segnalati dalla polizia.
Modalità: il nostro intervento prevede la consegna di cibo, vestiti, scarpe, farmaci, prodotti per l’igiene personale, biancheria per la casa e alcuni mobili. Inoltre offriamo agli ospiti la possibilità di cure odontoiatriche presso il nostro ambulatorio dentistico.
Aggiornamento 2008: durante i nostri primi incontri, abbiamo approfondito con la coordinatrice le finalità dell’organizzazione e le loro modalità di intervento. Gli spazi ristretti obbligano 10 bambini e 5 mamme a dormire in un’unica stanza. Per questo ci richiedono dei letti a castello, oltre a generi di prima necessità e una macchina da cucire. 5 bambini ospiti della struttura hanno ricevuto cure dentistiche presso il nostro ambulatorio.
Aggiornamento maggio 2009: nei primi mesi dell’anno la struttura ospitava 3 donne, una ragazza e 4 bambini, ma il numero e la situazione degli ospiti è abbastanza altalenante. In questo momento è ospitato un solo bambino con la mamma. Consegniamo i materiali destinati alla loro comunità e gli 8 pacchi per le famiglie che assistono. All’incontro con la responsabile di QMFG portiamo due rappresentanti di NGO Speranza per segnalare il caso di una signora, assistita appunto da NGO Speranza e alla quale abbiamo fatto visita, che è stata percossa dal marito. I rappresentanti dell’associazione vorrebbero toglierla dal tugurio dove vive in uno stato di degrado e violenza e noi abbiamo fatto da tramite facendoli incontrare con la responsabile di QMFG per parlare del caso.
Aggiornamento agosto 2009: chiariamo nuovamente il sistema dei finanziamenti statali alla struttura: il Ministero passa un importo di € 1250,00 mensili per 8 persone, indipendentemente dal numero effettivo di ospiti, sia che ce ne sia 1 o che ce ne siano 15. Pare che adesso il Comune di Mitrovica abbia messo a loro disposizione un terreno di 1000 m2 per la costruzione di una casa di accoglienza, progetto per cui l’associazione sta cercando dei donatori. Hanno già spedito copia di questo progetto ad una associazione tedesca o svedese, ma non hanno ancora ricevuto risposta. Il Comune di Mitrovica ha anche stanziato € 3000,00 all’anno a parziale copertura delle spese di gestione. Attualmente ci sono 5 ospiti e al momento della visita, poiché sono presenti le mamme e i bambini, ne approfittiamo per fissare un appuntamento con il nostro dentista per un controllo. Ci chiedono vestiti per le mamme e per i bambini da 0 a 12 anni, pannolini di tutte le misure, cibo, farmaci generici quali paracetamolo, aspirina, sciroppo per la tosse, antibiotici ad ampio spettro, ecc…
Aggiornamento dicembre 2009: nell’ultimo periodo l’organizzazione ha accolto molte adolescenti vittime di violenze sia in ambito familiare che non, per cui per gli operatori è stato un periodo piuttosto pesante sia dal punto di vista psicologico che da quello umano. Nella missione di ottobre 2009 vengono consegnati molti materiali e medicinali per i disturbi invernali, quali tachipirina, sciroppi per la tosse, ecc. Ci segnalano la necessità di una piccola scrivania o tavolino per la scolarizzazione delle ragazze o giovani madri che, nella maggior parte dei casi, sono analfabete.
Aggiornamento febbraio 2010; incontriamo la responsabile di QMFG, molto contenta perché finalmente gli operatori saranno stipendiati in quanto un’associazione norvegese copre le spese per gli stipendi degli operatori di QMFG da gennaio a giugno 2010 e l’associazione SOROS li coprirà da luglio a dicembre. In questo momento la struttura accoglie una mamma con due figlie e un’altra persona. Fra l’altro il comune di Mitrovica ha dato loro in concessione un terreno per poter costruire una sede nuova. È già stato presentato il progetto ad un’associazione giapponese per un costo di circa € 60.000,00. Si tratta di una costruzione a due piani con 5 locali per piano. La signora ci dice che questi Giapponesi sono già venuti varie volte a discutere del progetto ma ancora non ci sono accordi concreti; tuttavia nutre buone speranze che la cosa vada in porto. Chiediamo poi delucidazioni in merito alle procedure che regolamentano l’accesso delle donne e dei bambini maltrattati al servizio di assistenza dell’associazione, anche in riferimento a nostre famiglie dove ci possono essere problematiche simili. Di prassi, la persona maltrattata deve sporgere denuncia, la polizia esce, verifica la situazione e valuta se è il caso di allontanare la donna dal tetto familiare affidandola a strutture come QMFG fino alla data del processo. Pare che al momento non esista una legge in Kosovo che tuteli le persone deboli e maltrattate ma solo una normativa dell’UNMIK che non ha chiaramente molto peso né in fase di intervento né in fase processuale. Anche quando il processo si conclude a favore della querelante, la sentenza si riduce ad una diffida del tribunale nei confronti del querelato e nella maggior parte dei casi la donna maltrattata ritornerà sotto il tetto coniugale non avendo altre alternative. Insomma, ci pare che l’intervento lasci un po’ il tempo che trova.
Aggiornamento maggio 2010. Nel corso di questa missione consegnamo molti materiali portati dall’Italia con il camion. Attualmente nella struttura ci sono una decina di ospiti piuttosto disastrati.
Aggiornamento al 31.12.2010: nel secondo semestre del 2011 l’associazione si è trasferita in una palazzina su tre piani, appositamente ristrutturata, dotata di giardino, con ampi spazi sia all’interno che all’esterno che sicuramente migliorano il soggiorno dei numerosi ospiti. Anche quest’anno sono state accolte parecchie donne, quasi sempre con i loro bambini, con picchi di 15 persone nello stesso periodo. Gli aiuti che Asvi ha dato all’organizzazione si sono suddivisi essenzialmente in 4 tronconi: 1) 8 pacchi per le famiglie che QMFG assiste; 2) un aiuto specifico con pannoloni e creme per una famiglia con in casa una signora inferma, paralizzata e sofferente per piaghe da decubito, priva di qualsiasi supporto; 3) tutti i materiali per la nuova struttura in cui si sono appena trasferiti; 4) generi alimentari e prodotti per l’igiene personale e della casa, indispensabili per il buon funzionamento del centro. Oltre a dedicarsi a donne e a bambini maltrattati, QMFG si occupa di famiglie in difficoltà per le quali Asvi fornisce 8 pacchi di alimenti per almeno 2 volte l’anno. Considerata l’attenzione dell’associazione verso le famiglie bisognose proponiamo alla responsabile di entrare a far parte del Progetto Sostegno Famiglie che sarà avviato con l’inizio del 2011. Vista la sua completa disponibilità e condivisione della proposta le chiediamo di fornirci l’elenco degli assistiti in modo da poterlo incrociare con quello delle altre associazioni che hanno aderito al Progetto.
Aggiornamento al 31.12.2011: nel corso dell’anno QMFG ha svolto la sua normale attività sociale e le attività previste dal nostro Progetto Sostegno Famiglie. Rispetto all’attività istituzionale gli operatori hanno lavorato gratuitamente per buona parte dell’anno perché si è concluso il progetto di sostegno da parte di un’associazione svedese. Donne e bambini si sono comunque avvicendati e il centro ha sempre avuto ospiti. Il Ministero kosovaro competente, ha coperto solo il 50% dei costi per il cibo e i farmaci e per un numero massimo di 8 bambini. L’affitto della nuova struttura è di € 500,00 al mese ed è garantita fino alla fine dell’anno da un’associazione olandese. La situazione è stata difficile ma non hanno mollato: periodi come questi ne hanno già passati e grazie a donatori internazionali ne sono sempre usciti. Proprio per le difficoltà incontrate hanno chiesto un supporto in generi alimentari, detersivi, vestiti e pampers, richiesta che abbiamo soddisfatto ad ogni viaggio. Nel corso dell’anno QMFG ha portato avanti con successo il Progetto “Bambini di Strada”, un progetto in difesa dei bambini che vengono mandati per la strada a vendere sigarette e che coinvolge la polizia e l’UNICEF. Il progetto ha previsto l’avvicinamento di questi bimbi e la comprensione delle problematiche delle loro famiglie per pianificare interventi a livello familiare allo scopo di togliere i bambini dalla strada e per verificare se sussistono anche violenze e maltrattamenti nei loro confronti per poter agire di conseguenza. Due bambini sono stati completamente recuperati. In relazione a questo progetto, nell’ambito del Progetto Sostegno Famiglie ci hanno chiesto di poter variare l’elenco perché le famiglie dei bambini che seguono sono molto più disastrate di quelle che ci hanno segnalato al momento dell’adesione. Abbiamo accordato la richiesta in quanto la scelta dei beneficiari è a loro discrezione. A dicembre 2011 le famiglie sostenute sono 30. Le famiglie aiutate hanno ricevuto ad ogni viaggio un pacco di alimenti e alcuni pannolini o pannoloni o altri materiali necessari a seconda delle loro problematiche. In quasi tutte le missioni, a rotazione, abbiamo visitato alcune famiglie e verificato le condizioni di effettivo bisogno. Non abbiamo condiviso l’inclusione di una sola famiglia nel progetto perché la sua situazione non ci è sembrata tale da richiedere un nostro supporto. Di questo ne abbiamo ampiamente parlato con la referente di QMFG che si è dichiarata d’accordo con le nostre posizioni. Questo confronto ci ha permesso di definire più chiaramente i criteri di selezione delle famiglie bisognose. Poco prima della fine dell’anno QMFG è stata chiusa a livello centrale ma sono state costituite 6 delegazioni tra cui quella di Mitrovica con tanto di iscrizione presso il Ministero. Ci sono pertanto 6 centri autonomi non facenti più capo a una struttura centrale che evidentemente era diventata troppo grossa e di difficile gestione. In tal modo la struttura organizzativa di QMFG, non dovendo più dipendere da Pristina, diventa molto più flessibile.
Aggiornamento aprile 2013: la presenza del camion nella missione di aprile ci consente di consegnare un cospicuo quantitativo di materiali sia per l’associazione che per le famiglie seguite.
Aggiornamento dicembre 2013: le attività di QMFG sono continuate per tutto il corso dell’anno. Il loro centro di Mitrovica ha ospitato, a rotazione, diverse donne in difficoltà con i loro figli. La struttura è costituita da tre piani: al piano terreno vi sono gli uffici; al primo piano vi è un soggiorno e delle camere da letto per le ospiti e i loro bambini; al secondo piano, oltre ad un’altra stanza da letto, vi è un grande ambiente destinato al gioco dei bambini ed alle attività organizzate da QMFG. All’esterno è stata posta una telecamera a circuito chiuso per permettere alle operatrici del centro di potere controllare dall’interno chiunque voglia accedere alla struttura inclusi i mariti delle ospiti che molto spesso si presentano per riprendere le mogli anche in modo violento. Asvi ha continuato a sostenere sia il centro di QMFG con generi alimentari, materiale igienico-sanitario, scarpe e vestiti, pannolini, giochi che le famiglie assistite, il cui numero è salito a 32 a dicembre 2013, con la distribuzione di pacchi aiuti, arredi, materiale scolastico e molto altro ancora. Durante la missione di novembre 2013 abbiamo provveduto direttamente, accompagnati da Fidane e con la scorta di un’auto della polizia, alla consegna degli aiuti a cinque famiglie che vivono nella zona nord di Mitrovica. Fidane, la referente di QMFG, ci ha consegnato la documentazione necessaria per l’inserimento di due ragazze nel progetto sostegno universitario; una purtroppo non ha superato l’esame di ammissione alla facoltà mentre l’altra, iscritta alla facoltà di scienze motorie, dopo avere fatto tutte le previste verifiche, è stata inserita nel progetto con un contributo economico annuo di € 200,00 pari al 50% dei costi complessivi.
Aggiornamento dicembre 2014: la collaborazione e l’aiuto a QMFG è proseguito per tutto l’anno 2014 sia tramite il sostegno alle famiglie assistite, che sono diventate 33 nel corso dell’anno a seguito di alcune esclusioni e nuovi inserimenti, che con il supporto al loro centro di Mitrovica. Oltre agli aiuti in cibo, materiale igienico-sanitario, abiti e scarpe, pannoloni e pannolini, materiale scolastico, per due delle famiglie sostenute è stato fornito gran parte dell’arredo completo per le loro abitazioni. E’ stato notato durante l’anno una certa difficoltà da parte della referente a seguire tutte le famiglie coinvolte nel progetto e di questo è stato discusso con la stessa referente. Il centro ha continuato ad ospitare diverse donne maltrattate con i loro figli ed ha proseguito l’attività di organizzazione di corsi di taglio e cucito, di parrucchiera/estetista ed anche di cucina. Asvi ha poi continuato il sostegno economico per la studentessa che frequenta la facoltà di scienze motorie. A seguito della riorganizzazione complessiva dei progetti di Asvi, a fine anno 2014 è stato comunicato a Fidane la conclusione del progetto di Sostegno Famiglie confermando invece il proseguimento del sostegno alle attività del centro QMFG di Mitrovica.
Aggiornamento dicembre 2018: l’associazione si è scissa in varie associazioni locali, di fatto tutte le delegazioni provinciali si sono trasformate in singole associazioni, la motivazione è legata al tipo di finanziamento che ricevono, infatti oltre ai contributi statali sono soggetti a contributi municipali che variano in base alle dimensioni della città, questo spiega il nuovo assetto che se abbiamo capito bene è voluto dal ministero da cui dipendono. Noi abbiamo proseguito al supporto della sede di Mitrovica. Il ruolo e l’attività svolte sono molto delicate e se pur esercitate sotto forma di volontariato sono soggette a regole molto rigide dettate dalla magistratura, ricordiamo infatti che QMFG si occupa di assistere e proteggere donne e bambini maltrattati, ovviamente questa attività è strettamente legata al lavoro dei magistrati e della polizia, sono loro che inviano alla casa accoglienza le persone bisognose di protezione o addirittura in una sorta di arresti domiciliari. A questa attività si somma il supporto ad alcune famiglie una volta che hanno superato il momento difficile e che sono tornate alla loro normalità. Inizialmente erano 33 ma le abbiamo ridotte a 3 perché non eravamo convinti di come venivano seguite, non per scorrettezza ma per mancanza di tempo da parte delle volontarie. Comunque ogni volta che una famiglia necessita di qualcosa interveniamo cercando di soddisfare le necessità emerse. Il vero supporto che ora diamo è alla sede di QMFG, necessitano di cibo, pannolini, indumenti e materiali da pulizia e igiene, i contributi statali e comunali sono sempre in ritardo per cui la gestione della sede è sempre difficile, il nostro aiuto è per loro indispensabile perché nel centro vengono accolti mediamente 5 bambini e tre adulti, ma questi numeri talvolta raggiungono picchi elevati e dar da mangiare a tutte quelle persone costa molto oltretutto in assenza di denaro, spesso le volontarie ci metto i soldi di tasca propria, soldi che non rivedranno mai più. Il personale che opera in QMFG dovrebbe anche ricevere un piccolo contributo economico, ma non sempre questo succede. La situazione è abbastanza difficile e quindi siamo al loro fianco perché le ospiti della struttura possano avere lo stretto necessario.