Asvi Nord

A.S.V.I. odv
Via Casarsa, 9
20161 Milano
Tel. 0039 338963614
e-mail asviitalia@gmail.com
06.11 PROGETTO ASVI NORD (EX NGO SPERANZA)
ProgettatoAttivatoStatoResponsabile
Ottobre 2008Gennaio 2008In corsoMarinella Dal Passo
DurataFinalitàFinanziamento
Rinnovato di anno in anno, previa verifica di obiettivi e risultati.Sostegno alle attività di Ong Speranza condividendone finalità e obiettiviIl progetto è finanziato con contribuzioni di privati e enti privati e pubblici.

Progetto: Ong Speranza è una piccola associazione locale kosovara costituitasi ufficialmente nel 2004 ma di fatto operativa già dall’anno 2000. La sua sede è ubicata in un piccolo negozio ad una luce nel centro di Mitrovica ed è offerta gratuitamente da un generoso donatore locale che ha continuato a consentirgliene l’uso anche dopo l’abbandono della Caritas e del relativo mancato affitto. Inizialmente l’associazione era finanziata quasi interamente da Caritas e riusciva quindi a pagare i pur esigui costi di gestione e lo stipendio degli operatori, piccole cifre ma utili alla sopravvivenza di chi aiuta che comunque deve pur campare. Dal 2007 il sostegno economico è venuto mancare per mancanza di finanziamento ai progetti in Kosovo, Ngo Speranza si è quindi trovata senza più sostegno economico per realizzare quanto prefissato, ne tanto meno per le spese di gestione e gli stipendi. Qui nasce il miracolo; i volontari si trasformano in volontari puri e decidono di proseguire la loro opera indipendentemente dal fatto di non essere più remunerati. Credono in quel che fanno, lo ritengono indispensabile e quindi vanno avanti. Anche loro si presentano alla nostra porta negli scorsi mesi. Una prima volta non riusciamo a capirci e la cosa non parte. Nell’ottobre 2008 si ripresentano, capitano in un momento di relativa calma e riusciamo a dargli un minimo ascolto. Cogliamo l’importanza del loro lavoro e rimandiamo l’approfondimento al giorno successivo promettendo di recarci in visita presso la loro sede per dargli l’opportunità di spiegarci meglio quanto fanno e di cosa necessitano. Il giorno seguente Marinella si reca effettivamente in visita e scopre un mondo, un mondo tipo Asvi, da subito si instaura un clima di sintonia, identità di vedute e modi d’agire. Di seguito riportiamo quanto esplicitato nella loro brochure, ritenendo che ben si presentino, senza quindi necessità di un nostro intervento.

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Speranza, o SPES: è una Ong, organizzazione non governativa, formalmente costituita in Kosovo il 2 dicembre del 2004 (n. registrazione 5110082-2), ma la nostra storia ha radici lontane, dal maggio del 2000 abbiamo collaborato con la Caritas Diocesana di Roma nel Progetto Ibar, avviato dal novembre 1999 fino al giugno del 2005, nella nostra città, Mitrovica. Il progetto Ibar nasce con l’obiettivo di sostenere le famiglie più povere e vulnerabili della città di Kosovska Mitrovica/Mitrovice, collaborando allo sviluppo del sistema di assistenza sociale mediante la creazione di una “risorsa locale”, che nel lungo periodo sia in grado di prendersi cura delle persone emarginate e di rafforzare le azioni della rete sociale in favore dei più poveri. Ha accompagnato con continuità circa 200 nuclei famigliari disagiati. Speranza, è quindi il risultato positivo del progetto Ibar, la “risorsa locale” attesa. Abbiamo deciso di proseguire nell’aiuto alle famiglie con lo stesso stile di intervento del Progetto Ibar perché in questi anni ne abbiamo sperimentato la validità e perché sul nostro territorio non ci sono altre Ong che si prendono cura delle persone nello stesso modo. Oggi Speranza è un’organizzazione multietnica: siamo tutti cittadini del Kosovo, Albanesi e Serbi. Lavoriamo in due uffici (uno nella parte sud ed uno nella parte nord della città) con l’obiettivo di continuare a sostenere ed esprimere vicinanza alle famiglie più povere, senza fare distinzioni legate all’appartenenza etnica, alla nazionalità o al credo religioso.

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La nostra Mission: abbiamo deciso di fondare l’ong Speranza con gli obiettivi di:

  • offrire sostegno alle famiglie in difficoltà, che vivono situazioni di emarginazione e di bisogno. Il credo religioso, la nazionalità o l’appartenenza etnica non sono discriminanti;
  • sviluppare le competenze di un lavoro in rete, promuovendo le reti   sociali di sostegno (formali ed informali) che possano essere di supporto alle persone vulnerabili;
  • promuovere la carità e sensibilizzare la comunità della nostra città alla cura dei più poveri.
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Il nostro oggi: sono passati dieci anni dalla fine della guerra ed il Kosovo, e la nostra città in modo particolare, si trova a dover fronteggiare una condizione di povertà davvero drammatica per la popolazione. Molti fattori di rischio, in maggior parte derivati direttamente dalla guerra, stanno peggiorando la già precaria situazione: traumi post guerra, handicap fisici e psichici, malattie cardiache ed infettive, disoccupazione, solitudine, donne sole e con molti figli, vedove, sfollamenti interni al Paese, condizioni abitative pessime.

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Le nostre attività:

  • Visite domiciliari periodiche alle famiglie in difficoltà
  • Accompagnamento delle famiglie presso i servizi sociali presenti sul territorio
  • Primo ascolto delle famiglie nei nostri uffici
  • Informare ed orientare le persone ai servizi presenti sul territorio
  • Incontrare gli operatori di tutti i servizi del territorio per coordinare ed ottimizzare le azioni congiunte e mirate sulle famiglie
  • Provvedere saltuariamente ad una micro distribuzione sulla base di specifici bisogni
  • Raccogliere i dati sulle famiglie
  • Sensibilizzare la comunità tutta alla cura dei più poveri

La selezione delle famiglie viene effettuata sul grado di vulnerabilità dell’unità famigliare in riferimento alle condizioni di povertà ed emarginazione. Per accompagnare una famiglia in media sono necessari dai 60 agli 80 euro mensili.

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Il nostro futuro: per raggiungere i nostri obiettivi, e dove possibile in collaborazione con altre organizzazioni che condividono stile di lavoro e ideali, desideriamo avviare progetti ed attività anche nei seguenti ambiti:

  • Sanità
  • Attività con i giovani e i bambini
  • Aiuto umanitario
  • Supporto psico sociale
  • Promozione della democrazia e costruzione della società civile
  • Educazione
  • Cultura
  • Promozione dei Diritti Umani

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Si tenga presente che questa associazione sostiene entrambe le etnie e i volontari, esattamente come noi, si recano sia a nord che a sud di Mitrovica. Con loro intendiamo realizzare quanto da alcuni anni sosteniamo, la costituzione di un’associazione locale mista serbo/albo/italiana.  L’obiettivo è di far confluire le nostre famiglie al loro interno, delegando le visite famiglie potremmo offrire una migliore assistenza, la loro conoscenza del territorio e delle persone. Il loro radicamento nel territorio, possono diventare il vero valore aggiunto alla nostra azione nell’ambito del progetto adozioni. Il nostro ruolo sarà quello di controllo, sostegno economico e materiale e portatore di competenze tecniche e mediche, quali i nostri volontari, in primo luogo medici e dentisti, possono offrire.

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Aggiornamento Dicembre 2008: proseguono e si sviluppano i rapporti. Ci ringraziano molto per i materiali consegnati lo scorso viaggio e ci riferiscono di avere suddiviso il contenuto dei pacchi aiuti tra le persone che seguono. Hanno sostanzialmente ripetuto il loro percorso che prevede l’aiuto di persone e famiglie sia serbe che albanesi. Stabiliamo che nei prossimi viaggi visiteremo insieme famiglie sia nostre che loro in modo da entrare in contatto con le due realtà operative e confrontarci sulle modalità degli interventi praticati. Ci metteremo a tavolino per chiarire aspetti logistici e normativi che consentano di intraprendere al più presto un percorso condiviso. Durante tutto l’incontro abbiamo la percezione di essere in sintonia con il loro modo di operare, ci ripetono che sino al 2007 sono stati sostenuti dalla Caritas che poi non ha più finanziato le loro attività.

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Aggiornamento maggio 2009: nel corso di questa missione abbiamo effettuato alcune visite famiglie e consegnato i materiali con i volontari di Ngo Speranza. Le attività in comune si sono svolte in più giornate, sia dalla parte serba che da quella albanese verificando così il loro corretto modo di procedere e gli ottimi rapporti che intercorrono tra i volontari di diversa etnia. Le due volontarie albanesi si sono recate insieme a noi nella parte nord della città, quella serba, dove hanno consegnato gli aiuti ed effettuato le visite famiglia. Siamo rimasti colpiti positivamente dai rapporti così cordiali tra serbi e albanesi e questo ben testimonia la qualità e l’importanza del lavoro che svolgono. Le visite sono state effettuate in famiglie seguite da loro e in alcune seguite da noi permettendoci di verificare e apprezzare il reciproco modo di lavorare. Al termine di ogni giornata ci siamo confrontati e abbiamo iniziato a stabilire regole d’intervento comuni. Nella prossima missione incroceremo i nostri archivi per verificare se interveniamo entrambi sulle stesse famiglie al fine di ottimizzare le nostre iniziative. Ngo Speranza assiste un numero di famiglie molto elevato che versa in condizioni molto peggiori delle nostre e questo ci ha indotto a ripensare alle nostre adozioni. A partire da questo viaggio eroghiamo un contributo mensile di € 50,00 per le piccole spese di emergenza, inoltre abbiamo donato una macchina fotografica che i volontari avevano chiesto per poter documentare le visite e le consegne. Ci hanno evidenziato l’importanza del nostro aiuto in quanto da anni non potevano distribuire materiali perchè a loro volta non ne ricevevano. Ngo Speranza non dispone di automezzi per cui la gente ritira gli aiuti presso la loro piccola sede, nei casi più drammatici la consegna viene fatta a domicilio, ma questo comporta un sacrificio in termini d’impegno ed economici.

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Aggiornamento luglio 2009: nel periodo intercorso tra la scorsa missione e questa le volontarie hanno effettuato le visite famiglia e distribuito i numerosi aiuti che avevamo consegnato in aprile, documentando tutto con molte fotografie. Nel corso della missione parecchi bambini vengono inviati al nostro ambulatorio odontoiatrico. Durante l’incontro per pianificare gli interventi comuni dei giorni successivi le responsabili ci segnalano che l’impegno è diventato molto gravoso a discapito della loro vita economica e affettiva e chiedono ad Asvi di erogare una sorta di stipendio mensile per almeno tre volontari. Facciamo notare l’inopportunità della richiesta perchè sono stati loro ad avvicinarci per chiederci aiuto e sostegno per il loro progetto. Preoccupate di un eventuale nostro abbandono le volontarie di Ngo Speranza fanno marcia indietro e, alla luce di quanto accaduto, Asvi decide di continuare a sostenere Ngo Speranza ma con molta più attenzione tanto che l’ipotesi di costituire un’associazione mista italiani/locali subisce una battuta d’arresto e non siamo più certi che sarà in questa direzione lo sbocco del nostro progetto adozione.

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Aggiornamento agosto 2009: si intensifica la collaborazione con l’associazione locale Ngo Speranza e proseguono gli scambi di informazioni e la pianificazione di interventi comuni. Abbiamo consegnato loro materiali d’ogni genere come cibo, pannolini, detersivi e altro e il contributo economico di € 50,00 mensili. Abbiamo offerto la possibilità di usufruire del nostro ambulatorio odontoiatrico alla quale le tante famiglie assistite da NGO Speranza hanno risposto in maniera massiccia. Sulla vetrata del piccolo locale che ospita la sede di Ngo Speranza è esposta la targa dell’associazione che è stata realizzata in Italia e finanziata da noi. La loro attività sta andando bene e l’organizzazione ha acquisito altre venti famiglie bisognose.

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Aggiornamento dicembre 2009: nel viaggio di ottobre 2009 consegnamo, sia a nord che a sud, un cospicuo quantitativo di materiali di vario genere compreso quello necessario a costruire un bagno a una famiglia che versa in condizioni disastrose. Il numero di famiglie assistite dall’associazione aumenta perché è in crescita il bisogno di aiuto, cosa che abbiamo verificato anche noi durante la nostra permanenza Mitrovica, e probabilmente perché avendo chiuso il Progetto Handikos Sud molta gente si rivolge a loro. Riteniamo che la collaborazione sia proficua e continua così come l’abbiamo impostata nelle scorse missioni.

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Durante la missione di dicembre si svolgono 3 incontri con i volontari di NGO Speranza. Ci relazionano in merito alle difficoltà incontrate il mese scorso nella distribuzione degli aiuti e al problema che potrebbe insorgere se smettessimo di consegnare personalmente i materiali e inviassimo le persone presso la loro sede per il ritiro. Infatti anche loro hanno registrato un aumento di 100 famiglie assistite nell’ultimo mese per vari motivi: in parte per averle incontrate davanti al nostro magazzino a chiedere ‘paketa’ ed averle invitate a presentarsi presso la loro sede, in parte grazie ad un servizio televisivo andato in onda in ottobre che parlava dell’attività di ASVI e di NGO Speranza, e infine perché la situazione a Mitrovica è sicuramente peggiorata a livello economico e sociale. Dall’approfondimento delle loro modalità di intervento emerge che NGO inizia dal controllo della situazione familiare attraverso un documento di assistenza sociale dove si dichiara che il reddito della famiglia è compreso tra € 40,00 e € 70,00 mensili. Per NGO questo documento è già una garanzia, in quanto se una famiglia rientra nel progetto di assistenza sociale del Comune è sicuramente molto bisognosa. La domanda di aiuto è seguita dalla visita famiglia durante la quale si valutano le condizioni economiche e abitative, si ascoltano le richieste, si raccolgono i dati anagrafici e le informazioni sul nucleo familiare. Sulla base dei dati acquisiti, vengono poi consegnati eventualmente gli aiuti.

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Attraverso NGO Speranza veniamo a sapere che il Comune di Mitrovica ha stanziato un aiuto speciale alle famiglie più bisognose pari a € 50,00, non in denaro ma in buoni acquisto per generi alimentari. Per ora i rappresentanti di NGO non sono riusciti a sapere i nominativi o il numero di famiglie che beneficiano di questo aiuto, ma è probabile che siano circa 300. Consegnamo a NGO un elenco delle famiglie che continueremo ad assistere a partire dal 01.01.2010 e spieghiamo loro chi sono in modo che anche NGO possa effettuare un controllo incrociato con i loro elenchi. Riteniamo che questa verifica sia utile e possa dare i suoi frutti: infatti, anche solo da una prima occhiata è emerso che alcune famiglie ricevono un doppio aiuto, sia da noi ASVI che da loro. NGO Speranza propone di farsi carico delle persone che si presentano al nostro magazzino per cui d’ora in poi non consegneremo più pacchi a chi bussa a meno che non siano persone già note. A tutti gli altri, se da una nostra prima valutazione riterremo di trovarci di fronte a casi di grave difficoltà, daremo un bigliettino prestampato con il nome e l’indirizzo di NGO Speranza.

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Con questa operazione contiamo di perdere una parte dei ‘questuanti’ che, dovendosi rivolgere a NGO e sapendo di non avere i requisiti per l’assistenza, non busseranno più. Un’altra parte è probabilmente già negli elenchi di NGO Speranza e quindi non potrà andare a chiedere di più a scapito di altri. E finalmente ci sarà una parte veramente bisognosa che riuscirà ad essere assistita, dopo le consuete verifiche. Se si dovesse registrare un forte incremento delle richieste di assistenza, aumenteranno di conseguenza anche i nostri aiuti. Si stabilisce di mettere a disposizione dell’organizzazione una parte di magazzino dove verranno riposti i materiali a loro destinati. I rappresentanti di NGO Speranza potranno entrare e prelevare anche in nostra assenza tali materiali, previa comunicazione telefonica a Lulijeta e informazione a Sanya in quanto padrona di casa. Per meglio gestire il materiale a magazzino, i rappresentanti di NGO verranno durante la nostra presenza a Mitrovica e sceglieranno cosa ritirare immediatamente e cosa accantonare e prelevare al bisogno, durante la nostra assenza. Se per caso dei materiali accantonati per loro non dovessero essere utilizzati per lungo tempo, in un viaggio successivo si deciderà se farli rientrare nel magazzino ASVI. Viceversa, se dovessero servire a ASVI dei materiali accantonati per NGO Speranza, verranno usati e reintegrati in seguito, sempre dopo averne debitamente informato NGO.

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In questo viaggio il problema non si è posto perché hanno ritirato quasi tutto e sullo scaffale è rimasto ben poco. E’ evidente la loro difficoltà nel seguire tutte queste famiglie girando a piedi con i pacchi da consegnare, specie ora che fa freddo. NGO ha dovuto quindi optare per far andare gli assistiti direttamente alla loro sede a ritirare i materiali creando però una situazione caotica e momenti di tensione. Asvi decide quindi di finanziare, con € 1300,00 (€ 938,00 di sdoganamento, € 30,00 di controllo tecnico, € 41,00 di bollo, € 10,00 di tassa comunale, € 300,00 di targa e assicurazione), l’immatricolazione di un’auto donata dalla Caritas tre anni fa, ma che non può essere utilizzata perché i costi di immatricolazione, assicurazione, bollo, revisione tecnica sono molto elevati, perchè l’auto avrà 8 anni alla fine di dicembre e per la legge kosovara non sarà più immatricolabile dopo tale data. In futuro dovremo stanziare, oltre al solito contributo, anche € 200,00/300,00 ogni anno per pagare l’assicurazione al fine di non vanificare lo sforzo economico odierno. Ad uno degli incontri partecipa anche Misco, referente e collega volontario della zona Nord.

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Ci fa molto piacere che un volontario serbo venga nella nostra sede e che parli tranquillamente con le altre due colleghe albanesi dimostrando che tra di loro c’è un buon clima di collaborazione. Insieme verificano i materiali, si accertano della qualità e della tipologia e decidono di portare via tutto. Il Direttivo Asvi decide anche che a partire dal 01.01.2010 il contributo economico per NGO Speranza a favore dei progetti venga elevato da € 50,00 a € 100,00 mensili in quanto stanno assistendo oltre 300 famiglie. Dal prossimo viaggio intensificheremo ulteriormente il progetto e la collaborazione: la proposta è che ad ogni viaggio ci si incontri per verificare insieme tutti i casi sanitari, di aiuto, di sostentamento, ecc che NGO ci sottoporrà. In sede di riunione congiunta si valuterà cosa ci è possibile fare subito, quello che non è possibile o quello che potremo impegnarci a fare in futuro dopo aver reperito i fondi necessari in Italia. Abbiamo così ulteriormente sviluppato l’idea di ampliare la collaborazione al fine di giungere alla formazione di un’associazione mista italo kosovara che veda Asvi nella veste principale di donatore e NGO Speranza realizzatrice dei progetti.

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Aggiornamento febbraio 2010: dall’incontro del 15 febbraio con le due responsabili emerge che le persone che chiedono aiuto sono aumentate e la maggior parte viene inviata da Handikos, cosa che ci è nota visto che non li sosteniamo più. Dall’ultima missione NGO ha potuto fare un controllo incrociato con le famiglie che aiutiamo noi perché ha iniziato una collaborazione con un ufficio dell’assistenza sociale del comune, l’ufficio di disoccupazione. Tale controllo ha lo scopo di conoscere quali sono le famiglie maggiormente in difficoltà e vedere quali sono aiutate dalla Municipalità, quali da Asvi e quali da NGO. I volontari dell’associazione hanno stilato un elenco delle famiglie che sono sostenute da tutti e tre, solo da noi, solo da loro e solo dal comune. Stanno facendo questo tipo di controlli anche per verificare le effettive necessità delle famiglie in difficoltà. Peraltro, con l’Ufficio di Disoccupazione, stanno promuovendo all’interno delle famiglie che visitano la pubblicità di un’iniziativa, offerta dal comune, per un corso di formazione al lavoro che consente di acquisire capacità lavorative in ambito edilizio, di assistenza tecnica e di informatica per agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro.

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Il corso è soprattutto rivolto a ragazzi e adolescenti che hanno da poco terminato gli studi o li hanno lasciati prima del tempo. Inoltre la Municipalità ha chiesto a NGO di organizzare un corso di formazione per 2 persone che la Municipalità manderebbe da loro per fare uno stage che insegni il metodo lavorativo applicato nell’ambito della loro organizzazione. Per quanto riguarda l’automobile è diventata operativa e questo gli consentirà di portare i materiali e di svolgere molte più visite famiglia. Ci presentano poi delle cartelle sanitarie che sottoporremo ai medici in Italia per vedere se è possibile fare qualcosa. Per quanto riguarda i materiali, confermano quanto già richiesto e ci consegnano un elenco sottolineando che hanno bisogno di più cibo, più farina e più detersivi per la casa proprio perché sono aumentate le persone da aiutare. In questo viaggio consegniamo un intero furgone di materiali.

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Verifichiamo poi l’organizzazione delle persone che vengono direttamente a magazzino a chiedere aiuto, modalità adottata a partire dalla missione scorsa di Asvi. È andato bene il discorso di dare i bigliettini con il riferimento di NGO e verifichiamo che, di una decina che abbiamo distribuito ad altrettante persone, da loro se ne sono presentate due o tre. Questo è dovuto al fatto che le persone che si rivolgono a noi sanno benissimo che non abbiamo né le conoscenze, né le capacità di controllo a causa del nostro tempo limitato di permanenza a Mitrovica per cui contano sul fatto di ottenere subito l’aiuto, mentre con NGO Speranza questa cosa non succede nel senso che i volontari possono decidere al momento di dargli un pacco di pannolini ma poi, se non li conoscono già personalmente, vanno a verificare la situazione per prendere una decisione più ponderata rispetto alla tipologia di aiuto che possono o devono dare.

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Di conseguenza molte persone che indirizziamo a NGO poi non si presentano alla loro sede per cui si decide di continuare in questo modo mettendo a punto meglio le modalità: noi inviamo le persone, loro verificano la situazione e al viaggio successivo loro ci consegnano un elenco con il nome della persona, il numero del documento e quello che loro hanno deciso che possiamo dare come sostegno. Alla fine di ogni missione noi riconsegniamo l’elenco segnalando chi è venuto a ritirare e cosa gli abbiamo dato.

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Aggiornamento maggio 2010: continua la collaborazione con le volontarie di NGO Speranza e in questa missione riusciamo ad avviare un progetto rispetto all’integrazione delle famiglie seguite da loro e di quelle seguite da noi, progetto che tuttavia dovrà essere approfondito e messo a punto meglio. Per loro è sempre problematico l’elevato numero di persone già aiutate da Handikos e che continuano a bussare alla loro porta; ci chiedono pertanto di invitare i responsabili dell’associazione disabili a non mandare più nessuno. Queste pressanti richieste dovrebbero cessare perchè Asvi ha ripreso a fornire i materiali ad Handikos per cui l’afflusso dovrebbe diminuire e coloro che si presenteranno dovranno essere rinviati all’associazione dei disabili. Consegniamo un grosso quantitativo di materiale d’arredamento, di vestiario, di generi alimentari e igienico sanitario, nonché farmaci per bambini con gravi patologie. Oltre a quanto portato dall’Italia, consegniamo elettrodomestici acquistati in loco per le famiglie da loro assistite. Ci richiedono altri farmaci importanti e ci sottopongono il caso di un bimbo cardiopatico che assicuriamo sarà visitato dai nostri cardiologi allo screening sanitario di luglio che si svolgerà a Mitrovica.

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Per quanto riguarda l’automobile, ormai indispensabile per le consegne dei materiali, emerge un altro problema: in questi ultimi 2 anni è stata parcheggiata e il parcheggiatore chiede € 600,00 per poterla portare via. Naturalmente NGO non ha i soldi per cui ha chiesto un contributo al comune che si è riservato di decidere in commissione. Ci comunicheranno la risposta. La valutazione che facciamo di questa collaborazione è abbastanza positiva e le volontarie ci sembrano corrette sia nel modo di porsi che nel modo di operare.

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Aggiornamento luglio 2010: collaboriamo in vari ambiti con le responsabili di NGO Speranza. Per l’intera durata dello screening sanitario dei bambini Hana è presente come interprete e poi affianca Umberto nella consegna dei materiali e nelle visite famiglia dei loro assistiti. In questa missione affrontiamo due problemi: quello delle richieste e quello dell’auto. Rispetto alle richieste emerge che quella dei pannoloni aumenta in modo esponenziale rispetto alle richieste di cibo e abbigliamento. Si decide che si incontreranno con la responsabile di Handikos per chiarire la situazione e la posizione delle associazioni.

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Rispetto al pagamento di € 800,00 del parcheggio dell’automobile, il Comune non può coprire le spese per cui si decide di intervenire per chiudere la pratica.  L’auto è perfettamente funzionante ed è indispensabile per le visite famiglia di NGO e per la distribuzione dei pacchi, per cui è necessario portarla fuori dal parcheggio pagando la quota richiesta.  Nella vicenda viene coinvolto un nostro conoscente che contratta la cifra riducendola di parecchio e al momento dell’incontro per il saldo il parcheggiatore, preso atto di quello che facciamo per i suoi concittadini, abbassa ulteriormente la cifra che alla fine risulta essere di € 400,00. I documenti sono a posto per cui ora si tratta solo di andare a ritirare l’auto.

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Rispetto ai materiali acquistiamo e consegniamo 2 lavatrici con relativi stabilizzatori e una cucina elettrica, elettrodomestici che saranno consegnati ai loro assistiti. La spesa per gli elettrodomestici è complessivamente di € 670,00 e precisamente € 200,00 per ogni lavatrice, € 45,00 per ogni stabilizzatore e € 180,00 per la cucina elettrica. Non riusciamo a consegnare il boiler promesso perché non troviamo la famiglia presso la quale avremmo dovuto ritirarlo. Come richieste ci sottopongono quelle di un gruppo musicale che ha bisogno di attrezzature quali mixer, amplificatori e casse per potersi esibire con scopi ludico-culturali e di intrattenimento nelle cerimonie. In conclusione la collaborazione ci è sembrata attiva e vivace

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Aggiornamento agosto 2010. Incontriamo i referenti sia della zona sud che della zona nord. A sud non siamo soddisfatti perché la macchina si trova ancora nel parcheggio in quanto Flora non ha ancora rinnovato la patente e ci rendiamo conto che tra noi e loro c’è proprio un’idea diversa di come risolvere i problemi e cerchiamo di farglielo capire spiegandogli che quando condividiamo un progetto non devono raccontarci un pezzetto alla volta, ma devono fornirci tutti gli elementi insieme per poter valutare se siamo o meno in grado di intervenire. Riscontriamo anche problemi nei rapporti tra loro e Misko, il referente di NGO nella zona nord, tanto che ci presentano le richieste di materiali separatamente. Pensiamo che sia NGO Speranza che Misko erano abituati ad avere come riferimento la Caritas che tirava le fila di tutto e gestiva progetti, struttura, organizzazione e attuazione degli stessi. Adesso l’associazione sono loro e il presidente è Hana per cui non possono pensare di gestire le cose separatamente. Se NGO Speranza è un’associazione multietnica, come tale deve comportarsi. Accompagnati da Hana e Flora a sud, e anche da Misko a nord effettuiamo delle visite famiglia per vedere come svolgono le visite, come raccolgono le informazioni e come vengono consegnati i materiali. Notiamo che tutto si svolge secondo modalità molto simili alle nostre, hanno un buon rapporto con le persone, vengono accolti con cordialità e oltre all’aiuto e al sostegno c’è anche un rapporto umano che va al di là dell’aspetto pratico. Al termine del giro ribadiamo a Misko, Hana e Flora che NGO è un’associazione che non deve avere richieste distinte tra Nord e Sud, che al loro interno è necessario stabilire le priorità per una corretta distribuzione degli aiuti e che devono imparare a lavorare in gruppo senza considerarsi due entità staccate. Ci aspettiamo d’ora in poi un unico elenco di richieste, la cui suddivisione tra Nord e Sud sarà poi compito loro.

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Rispetto alla sede di Mitrovica sud, il Comune finalmente ha destinato anche a loro uno spazio in una palazzina di 3 o 4 piani che verrà suddivisa tra le varie associazioni dopo alcune indispensabili ristrutturazioni e parziale arredamento. Visitiamo la palazzina e constatiamo che sarebbe davvero un bel salto di qualità perché, anche in questo viaggio, dopo aver consegnato a NGO tutti i pacchi alimentari, vestiti e aiuti nella loro sede attuale non ci si rigira più e anche per loro è difficile lavorare in queste condizioni. L’unico problema della nuova sede sono le numerose scale che renderanno difficile e faticosa la consegna dei pacchi. Il locale destinato a NGO è molto ampio e suddivisibile in una zona magazzino, una zona ufficio con ampie finestre e una sala d’aspetto. Naturalmente questa nuova sede è concessa dal Comune in uso gratuito, senza pagamento di alcun affitto o spesa, ad eccezione di un piccolo contributo per l’energia elettrica. Nel corso della missione verifichiamo che le richieste di lavatrici per le varie famiglie sono tutte indispensabili per cui decidiamo di comprarne 3 con i relativi stabilizzatori spendendo € 735,00.

Ci chiedono infine la legna per le loro famiglie, perché questo è il periodo migliore per acquistarla in quanto costa meno e comprandone un buon quantitativo si può ottenere un prezzo speciale. Così faceva la Caritas che solitamente comprava la legna per 40 famiglie a nord e 40 a sud, che poi NGO distribuiva. Naturalmente ASVI non può impegnarsi così tanto, ma dopo una breve riunione si decide di acquistare 30 m3 di legna da destinare a 15 famiglie, 10 a sud e 5 a nord, per un costo complessivo di € 750,00. Il numero di famiglie albanesi è maggiore, 10 contro 5 serbe, solo perché la comunità albanese è proporzionalmente più numerosa sul territorio. Dato che quando il Comune ha fondi disponibili acquista e distribuisce legna ai cittadini più in difficoltà, esortiamo NGO, dopo l’acquisto della legna, a comunicare al Comune l’elenco delle famiglie destinatarie per evitare sovrapposizioni. E’ indiscutibile che, nonostante le difficoltà incontrate, si sia realizzata la tanto perseguita e voluta azione congiunta tra volontari albanesi, serbi e italiani. Alla luce di quanto sviluppato negli scorsi mesi e all’accelerazione positiva di questa missione, Asvi si avvia sempre più speditamente verso la trasformazione del Progetto Adozione nel Progetto Sostegno Famiglie, un progetto meno personalizzato, ma sempre ricco dell’umanità che caratterizza il nostro operare. Questa svolta ci consentirà di cooperare con volontari locali di entrambe le etnie, grazie alla loro conoscenza di persone e situazioni potremo entrare in contatto con le realtà più difficili, tutto nell’ottica di portare aiuto ad un maggior numero di persone in maniera efficace e determinante. Tutti gli altri progetti continueranno a essere realizzati da Asvi, ma non è detto che tra qualche tempo l’intera azione sia sviluppata da Ngo Speranza sotto la nostra guida e supervisione

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Aggiornamento ottobre 2010. nel corso di questa missione ci accorgiamo che le cose non stanno andando come previsto. Infatti la Caritas ha proposto loro di rientrare in un progetto con la Caritas del Kosovo: dovrebbe trattarsi di uno sportello d’ascolto, ma al momento attuale Hana e Flora non sanno bene quali siano i termini esatti della questione che saranno precisati dopo un incontro con il responsabile della Caritas Kosovo. Dai vari incontri con Hana e Flora ci sembra che siano molto dispiaciute di dover fare questa scelta per necessità in quanto gli garantisce un minimo di stipendio, ma non sono affatto contente perché ci dicono che abbiamo fatto più noi per le loro famiglie in questo breve periodo di collaborazione che non la Caritas in tanti anni. Flora e Hana sono molto preoccupate per il fatto che, passando alla Caritas, le famiglie che seguono non avranno più il sostegno di Asvi e neppure di qualcun altro, ma avranno solo un orecchio che ascolta le loro esigenze. In sostanza non sanno bene di cosa si tratta per cui diciamo loro che ne riparleremo quando avranno le idee più chiare. Avanzano la proposta di lavorare per la Caritas e di occupare il loro tempo libero come NGO Speranza, proposta che respingiamo fermamente perché verrebbero comunque sempre identificate come Caritas e noi saremmo i portatori d’acqua della Caritas stessa perché se la mattina ascoltano i problemi come Caritas e poi li rimpallano a noi come attività alla fine siamo sempre noi che interveniamo rispetto alle esigenze pratiche e la cosa non ci va bene. O agiamo noi in prima persona come Asvi o non se ne parla. Ci propongono anche di trovare altri volontari che facciano il loro lavoro nel senso che loro si occupano di Caritas e gli altri volontari, a titolo gratuito, portano avanti NGO sul territorio in modo da non perdere il sostegno di Asvi. Al momento non sappiamo come usciremo da questa impasse, anche se la situazione ci mette nelle condizioni di dover tagliare i ponti con Hana e Flora, non per una questione personale ma perché siamo in netto disaccordo con il progetto della Caritas. Anzi Hana e Flora ci sembrano persone molto corrette in grado di gestire bene le situazioni. Noi avevamo molte speranze rispetto all’evoluzione della collaborazione con NGO Speranza ma purtroppo, con la Caritas che si inserisce offrendo uno stipendio a chi non ha lavoro, è caduto tutto. Per ora aspettiamo di sapere come si organizzeranno e poi prenderemo le nostre decisioni.

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Aggiornamento dicembre 2010: discutiamo con Hana e Flora della proposta che hanno ricevuto dalla Caritas e a tutt’oggi non si sa ancora se il progetto prenderà avvio o meno, anche se ci dicono che a partire da gennaio sono state stanziate per loro 3 mensilità di stipendio, di cui però non sanno l’importo. Noi le informiamo che non condividiamo questa situazione e siamo costretti a procedere per la nostra strada. Hana e Flora ci chiedono di aspettare ancora un poco, quasi a testimonianza che loro non sono convinte e nulla è stato deciso definitivamente. Inoltre si rendono conto che chiudendo con ASVI non potrebbero più sostenere le 350 famiglie che hanno assistito fino ad oggi. Dal momento che il nostro nuovo percorso operativo inizierà da febbraio, lasciamo loro ancora questo lasso di tempo per decidere. In sintesi, secondo noi Caritas propone il progetto di ascolto a NGO Speranza e Hana e Flora porterebbero “in dote” la sede, l’auto, il sostegno di ASVI; in sostanza loro ascoltano e noi portiamo materiali. Dato che non vogliamo entrare in queste dinamiche, le nostre strade prenderanno direzioni diverse. Comunque anche in questo viaggio collaboriamo concretamente e Hana e Flora ci procurano, richiedendoli al Comune, gli elenchi delle famiglie più bisognose di Mitrovica e la documentazione necessaria per permetterci di definire il livello di povertà al fine di stilare una graduatoria che ci consenta di intervenire in modo corretto e trasparente nell’ambito del nascente Progetto Sostegno Famiglie.

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Aggiornamento al 31.12.2011: nella missione di febbraio Hana e Flora ci riferiscono che è stato predisposto un contratto con la Caritas, della durata di 20 mesi, che hanno deciso di accettare e firmare. L’accordo prevede uno stipendio di € 350,00 a testa e la realizzazione di un Progetto d’Ascolto per il quale hanno ricevuto un budget di € 500,00 annuali. La sede, come Caritas, è quella che la Municipalità ha messo a disposizione di NGO Speranza. Le referenti propongono di mantenere in vita NGO Speranza e di conferire a Misko l’incarico di portare avanti i progetti sia a nord che a sud, cosa che non condividiamo e gli aiuti a nord vengono da questo momento in poi consegnati, non come NGO Speranza, ma come Asvi.  Il Progetto cambia quindi denominazione e si trasforma in “Famiglie Asvi Nord” e viene inserito nel “Progetto sostegno famiglie” con referente locale Misko.

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Aggiornamento aprile 2013: nella missione di aprile, oltre agli aiuti alimentari che vengono dati ad ogni viaggio, vengono consegnati alle famiglie i materiali di cui è stata precedentemente verificata la necessità. Nell’ambito del progetto microattività, portiamo un saldatore ad aria calda ad una famiglia per poter iniziare l’attività lavorativa. Consegnamo ad ogni viaggio i soldi affinchè le famiglie che ne fanno richiesta, previa verifica dell’effettivo bisogno, possano acquistare i farmaci.

Aggiornamento dicembre 2013: durante tutto l’anno è proseguito il sostegno alle famiglie inserite nel progetto che sono arrivate, tra nuove inclusioni e alcune esclusioni, al numero di 34 sia con la consegna dei pacchi aiuti che di molti altri materiali, vestiti e scarpe, elettrodomestici, materiale scolastico, arredi, pannoloni e pannolini, biancheria per la casa, attrezzature per la ripresa di attività lavorative. È stato finanziato l’acquisto della legna per l’inverno per 19 famiglie con un esborso economico di € 1.100,00. Misko, il referente locale, si è dimostrato molto preciso nella gestione delle famiglie assistite, nel presentarci le loro richieste e nel farci avere le liste firmate dai beneficiari e le fatture e le pezze giustificative per gli interventi economici.

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Aggiornamento dicembre 2014: Misko ha continuato ad essere molto attento ai bisogni delle famiglie, alla loro situazione socio-economica, fornendo sempre puntualmente sia le richieste che l’elenco firmato dai beneficiari, segnalando ogni eventuale modifica o cambiamento a seguito dei quali il numero delle famiglie assistite a dicembre 2014 è diventato di 30. Il sostegno alle famiglie è proseguito sempre con la consegna in ogni viaggio di pacchi aiuti e di molto altro, dagli arredi agli elettrodomestici, da pannolini e pannolini al materiale scolastico. È continuato altresì l’impegno economico per l’acquisto di farmaci per le famiglie che ne necessitano così come per l’acquisto della legna per 20 famiglie con un costo di € 1.200,00. A fronte delle richieste per interventi economici relativi al rifacimento parziale delle loro abitazioni presentate da cinque famiglie, il Direttivo Asvi, valutata attentamente la situazione di ogni singola famiglia, ha deliberato di escluderne la richiesta di una richiedendo a Misko, che si è dimostrato d’accordo con la valutazione di Asvi, di fare avere per le altre quattro famiglie sia i relativi preventivi che di fornire un’indicazione delle priorità di intervento. Misko segnala come priorità la famiglia 18 (preventivo di € 4.668,00) e la famiglia 4 (preventivo di € 887,80). Entrambe le famiglie vengono visitate dai volontari Asvi durante la missione di ottobre 2014 per verificarne le effettive necessità. Il Direttivo Asvi deciderà sulla base delle proprie disponibilità economiche e delle priorità segnalate da Misko, le modalità e possibilità di intervento.

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Aggiornamento dicembre 2018: la collaborazione con Misko si è consolidata, in tutti questi anni i rapporti sono migliorati anche sul piano personale, possiamo dire che il rapporto affettivo è forte e sentito da entrambi. La gestione del progetto da parte di Misko è rigorosa, visita le famiglie, le segue e ne raccoglie le necessità con una precisione incredibile, l’attività condivisa non è sempre entusiasmante ma francamente è davvero efficiente ed efficace, questo sicuramente è dovuto al carattere di Misko, ma ad un simpatico caciarone inconcludente preferiamo certamente un burbero signore di cui però possiamo fidarci ciecamente e che ogni santo giorno, finito il suo lavoro, dedica alcune ore per far visita a una delle 32 famiglie in grave povertà inserite nel Progetto. Ogni due mesi consegniamo 32 pacchi alimentari, pannoloni, farmaci e in occasione del camion numerosi arredi. Sono attive anche 5 borse di studio universitarie, prima dell’autunno acquistiamo 2 mt cubi di legna per 20 famiglie, un progetto piccolo ma davvero efficace.

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