Geografia del Kosovo
Il Kosovo: un pp’ di geografia
Morfologia: il Kosovo confina con la Serbia a nord e a est, con il Montenegro a nord-ovest, l’Albania a sud-ovest e la Macedonia a sud; è senza sbocco al mare. E’ un altopiano a circa 500 metri di altitudine media ed è circondata da montagne che in prossimità del Montenegro superano anche i 2.000 metri d’altezza. Il Kosovo ha una superficie di 10 887 km² (estensione quasi identica a quella dell’Abruzzo), in gran parte occupato da rilievi, fra cui i principali sono il Kopaonik a nord, i monti Sharr a sud e sud-est e la Gjeravica, a sud-ovest (con la cima più elevata, 2 656 metri). Le pianure principali sono il bacino della Metohia a ovest e la piana del Kosovo a est, separate da una zona di colline (Golak).
Il clima: prevalentemente continentale, essendo la regione limitata a sud dalle catene montuose delle Alpi albanesi settentrionali, e ad ovest dai Monti Mokra Gora. La presenza di queste due catene limita il transito sull’area dei sistemi meteorologici (perturbazioni) mediterranei, mantenendo il contenuto in umidità relativa piuttosto basso. Il Kosovo ha estati calde, c on temperature oscillanti da 25 a 35 , e inverni freddi, da −5 a +5. Nelle principali città del Kosovo le temperature medie giornaliere oscillano tra −3 e +3 d’inverno. La temperatura più bassa mai registrata è stata di −25. In estate, la temperatura media massima è di 27°, mentre la media minima è di 16°. La temperatura più alta registrata è stata di 43°. Il vento non assume quasi mai valori di intensità notevole: la zona è caratterizzata da venti deboli di direzione variabile. Le precipitazioni medie annuali variano tra 920 mm all’anno nell’area più occidentale e 610 mm all’anno in quella più orientale. I mesi più piovosi sono ottobre e dicembre, entrambi con circa 110 mm di precipitazione; invece i mesi meno piovosi sono luglio e agosto con circa 45 mm. I giorni di precipitazioni nevose sono mediamente 5 per ogni mese tra dicembre e marzo.
Idrografia: i fiumi principali sono la Drina Bianca a ovest, che scorre in direzione sud verso il Mar Adriatico, la Sitnica e la Morava a est nel Golak, e soprattutto l’Ibar che scorre verso nord per gettarsi nella Morava Occidentale e poi nel Danubio. Il lago principale è il lago Gazivoda a nord-ovest.
Intinerari: Non volendo entrare troppo nello specifico, vi offriamo un possibile itinerario, nella speranza che presto possa diventare davvero meta turistica. Ciò significherebbe una situazione di stabilità e tranquillità: Provenendo da Belgrado, dopo aver superato la città di Raska, si entra nella provincia autonoma del Kosovo. Questa provincia ha una dimensione di km 210.887, conta abitanti 2.043.000 [stima al 1993]ed è attualmente amministrata dalle Nazioni Unite. Risalendo il tortuoso corso del fiume ‘Ibar, incassato in un cañyon, si giunge dopo circa 60 km a Kosovaska Mitrovica-Titova Mitrovica (m 516 s.lm, abitanti 52.866), prima del conflitto noto centro industriale, ricco di miniere. Su un colle sopra l’abitato, le turrite mura della fortezza di Zvecan, fondata nel sec. XI, rafforzata dai Turchi dopo la battaglia di Kosovo (1389) e abbandonata nel secolo XVIII. Verso sud-ovest, la strada n° 135 conduce a Pec o Peja (km 69) m 505 s.l. Si prosegue a sud-est per la strada N 2 sino a Vucitrn (m 513, ab. 20 204): nel paese la Vojnovica Kula, torre medievale, e diversi edifici d’epoca turca (hamam e moschea di Gazi Ali). Si percorre la celebre piana di Kosovo lunga km 70 e larga 15, bagnata dalla Sitnica e dai suoi numerosi affluenti. Qui, il 15 (o 28) giugno 1389, nel “campo dei merli”, l’impero serbo dei Nemanja fu distrutto dal sultano Murat I e i Turchi dilagarono fino alla pianura pannonica (Voivodina). Sul luogo della battaglia è il monumento a ricordo dell’evento, costruito a forma di torre nel 1953. All’interno è conservato un plastico della battaglia. A lato della strada sono due mausolei turchi: quello del sultano Murat I, eretto dopo la battaglia di Kosovo dove si conservano le viscere del sultano, e quello di Gazi Mestan, dove riposano le spoglie del condottiero turco. Infine si giunge a Pristina m 630 s.l. capoluogo del Kosovo. Si continua per la strada n° 2, lasciando a destra la strada per la città turca di Prizren (m 419 s.l.m) e, proseguendo diritti, si incrociano le città di Ferizaj e Kacianic per giungere dopo 10 km al confine con la Macedonia nel villaggio di Ha Helezit, conosciuto sulle carte geografiche come Generale Jancovic.