Accoglienza
A.S.V.I. odv via Casarsa, 9 20161 Milano Tel. 0039 3389636714 e-mail asviitalia@gmail.com | 06.13 PROGETTO ACCOGLIENZA | ||
Progettato | Attivato | Stato | Responsabile |
Aprile 2009 | Giugno 2009 | In corso | Marinella Dal Passo |
Durata | Finalità | Finanziamento | |
Ottobre 2019 | Accoglienza, ascolto e sostegno alle persone bisognose che si rivolgono a noi, e inoltre una razionalizzazione dell’utilizzo della struttura. | Con contribuzioni di privati e enti privati e pubblici. |
Antefatto: sempre più persone bussano alla nostra porta, molte chiedono cibo, altre assistenza sanitaria, comunque tutte chiedono ascolto. La nostra situazione logistica non ci consente di accoglierle e ascoltarle in maniera dignitosa, le richieste e i dialoghi avvengono quasi sempre in situazioni difficili, a secondo delle stagioni si svolgono al freddo e al gelo, oppure sotto un sole torrido o violenti acquazzoni. Senza una minima privacy, le persone sono obbligate ad esporre problematiche sanitarie o sociali al cospetto di tutti, questo li priva di dignità e non consente ad Asvi di dedicare la giusta attenzione che meriterebbero. Per questo motivo si è deciso di promuovere il Progetto accoglienza, la sua realizzazione passa attraverso l’ampliamento della nostra sede di Mitrovica. Al possibile affitto di un ulteriore spazio, si preferisce l’ipotesi di realizzare un piano abitativo al di sopra della sede esistente. I nuovi locali verrebbero utilizzati per ospitare i volontari e per le attività di coordinamento delle missioni.
Al piano terra, oltre che ampliare l’esistente magazzino, si allestirebbero due locali idonei all’accoglienza, il primo utilizzato come studio medico e il secondo destinato ai servizi sociali. All’ingresso verrebbe creata una sorta di reception dove, in un ambiente consono, i bisognosi riceverebbero il primo ascolto e cosi attendere il loro turno. L’attuale struttura dispone già di due bagni e due ingressi separati, questo consentirebbe una spartizione rigorosa tra le attività di magazzino e quelle socio sanitarie, offrendo quindi anche l’utilizzo di un bagno ad entrambe. Questo contesto operativo oltre che rendere dignitoso l’ascolto, non andrebbe più ad interferire con le attività di magazzino. Il preventivo è di 32.000 euro per una abitazione di 150 mt quadri, l’accordo prevede l’utilizzo gratuito per 10 anni. La famiglia beneficiaria è molto numerosa e attualmente vive in casa di proprietà ma molto fatiscente, è evidente che l’idea di costruire un appartamento invece che sperperare in un affitto alla fine gli produrrà un notevole beneficio. I tempi di realizzazione previsti sono brevi, se fossimo in grado di avviare in giugno il progetto, entro ottobre 2009 potremmo aver realizzato l’intera struttura, e in occasione dell’allestimento del camion potremmo portare dall’Italia tutti gli arredi necessari.
Luglio 2009: Abbiamo dato via al progetto accoglienza. Sostanzialmente si tratta di erigere un piano abitativo al di sopra del magazzino esistente. Grazie alla sua realizzazione sarà finalmente possibile accogliere e ascoltare dignitosamente le numerose persone che si presentano alla nostra porta. Come nostra abitudine abbiamo cercato di fare le cose per bene, nel corso della missione abbiamo ripetutamente incontrato la famiglia proprietaria dell’immobile e che poi sarà anche la beneficiaria finale del progetto. Gli incontri sono serviti a definire al meglio i particolari, non trascurando nessun dettaglio. Sono stati discussi tutti i termini dell’accordo, compreso i tempi di realizzazione e consegna. Abbiamo redatto di comune accordo un documento di due pagine, dove ogni argomento concordato è stato inserito, compreso la qualità dei materiali e il dettaglio costruttivo. Infine il documento è stato sottoscritto dai proprietari e da Umberto in qualità di presidente Asvi, naturalmente alla presenza di un avvocato che ha controfirmato l’atto rendendosene garante.
E’ stato quindi versato un primo acconto di 12.000,00 euro per l’inizio immediato dei lavori, la somma restante sarà consegnata ad avanzamento verificato della costruzione, il costo definitivo dell’opera ammonta sarà di 32.000,00 euro. La consegna è prevista per metà ottobre, non a caso è coincidente con l’arrivo del camion dall’Italia che prepareremo proprio per fine ottobre. Potremo cosi caricare arredi e accessori necessari all’allestimento dei nuovi spazi. I nuovi locali, quelli al piano superiore, verranno adibiti all’ospitalità dei volontari e alla gestione delle missioni, infatti è previsto anche un piccolo ufficio dove svolgere le riunioni e tutte le numerose attività necessarie alla buona riuscita delle missioni. Al piano terra, l’attuale sede, si amplierà il magazzino e si realizzeranno tre nuovi spazi, un primo da utilizzare come area di primo ascolto, il secondo come studio medico e il terzo avrà la funzione di sportello sociale.
Questa nuova sistemazione ci consentirà di accogliere i tanti bisognosi in maniera dignitosa e consona al rispetto di ogni individuo.Per quanto riguarda i costi e le ulteriori finalità di questo progetto, possiamo affermare che nulla cambierà. Il nostro accordo prevede che a fronte dell’esborso per la costruzione, non pagheremo l’affitto per 10 anni, inoltre tutte le spese “condominiali”, luce, acqua e immondizia saranno a carico della famiglia proprietaria. Aggiungiamo che comunque un ulteriore spazio ci era ormai indispensabile, quindi avremmo dovuto affittare un altro locale, il cui prezzo di mercato sarebbe stato superiore ai 3.000,00 euro all’anno, facilmente si può capire il perché della nostra volontà di aver in usufrutto gratuito l’edificio per 10 anni. La cifra necessaria è stata resa disponibile da alcune persone che hanno creduto in questa idea e ci hanno permesso di realizzarla. In ultimo ci pare bello evidenziare che trascorsi i 10 anni d’affitto gratuito, la numerosa famiglia di Mitrovica si ritroverà a disposizione un appartamento di 150 metri quadri.
Ottobre 2009: al nostro arrivo a Mitrovica constatiamo con soddisfazione che i lavori di costruzione della nostra sede sono avanzati di molto, mancano ancora tante cose, ma l’insieme della struttura è pronta a riceverci e grazie alla nuova sistemazione potremo offrire un miglior aiuto e ascolto alle tante persone che si rivolgono a noi, infatti i locali resi liberi al piano terra verranno utilizzati per i progetti sociali e sanitari.
La costruzione realizzata non corrisponde esattamente a quanto ci aspettavamo, l’accordo prevedeva una balconata intorno all’intero perimetro della facciata, comunque per noi non è un problema. Apparentemente pare che tutto vada bene, ma scopriremo presto piccoli e grandi difetti. La sede destinata a noi è quella al primo piano, il piano superiore è destinato alla famiglia proprietaria, per quanto ci avevano riferito nel viaggio scorso l’ultimo piano dovrebbe restare cosi per molto tempo in quanto non hanno il denaro necessario al completamento. La casa è già dotata di acqua e luce, è quindi possibile iniziare il trasloco dal piano inferiore. Si è deciso per questa missione di dormire nella nuova sede e mangiare nella vecchia. La decisione è stata presa tenendo conto che i giorni per traslocare erano pochi e che gli arredi portati dall’Italia erano sul camion, al momento ancora fermo in dogana. Il secondo giorno di permanenza in Kosovo è stato quindi dedicato al trasloco della parte notte, tutti i volontari disponibili si sono dedicati a questa attività che francamente è risultata impegnativa e faticosa. In una giornata il trasloco era completato e tutti i mobili montati correttamente.
Febbraio 2010: Sono trascorsi solo otto mesi da quando abbiamo pianificato il progetto accoglienza, in questo breve periodo è stata realizzata la sede al piano superiore, consentendoci di liberare i locali al piano terra per destinarli alle varie attività, in particolare per accogliere e ascoltare dignitosamente tutte le persone che si rivolgono a noi. Il locale che ospitava la cucina e dove mangiavamo è ora utilizzato per incontri e svolge la funzione di sala d’aspetto. Uno dei due locali dove dormivamo è ora adibito a studio medico e reparto farmaci. Grazie al suo utilizzo possiamo dare ascolto alle tante persone bisognose in maniera rispettosa e degna, evitandogli situazioni umilianti. Sin dal primo mattino numerose persone attendono l’apertura della nostra sede. Non siamo ancora strutturati per tenere aperti i nostri locali in maniera continuativa, la disponibilità è legata al numero dei volontari presenti alla missione, quindi a parte qualche appuntamento precedentemente concordato, per il resto si tratta di persone che arrivano senza preavviso e con pazienza ci attendono. Durante questa missione abbiamo provveduto a preparare dei cartelli informativi con i quali dalla prossima volta saremo in grado di comunicare orari e giorni di presenza, questo per evitare lunghe attese. Alle nove del mattino, dopo aver organizzato il lavoro quotidiano, possiamo aprire il locale accoglienza e dare il via ad un’altra intensa giornata. Coerentemente con il nostro agire, abbiamo reso accessibile la sede anche ai diversamente abili. Le medicine precedentemente erano riposte in magazzino, questo non consentiva una gestione agevole e interferiva con le diverse attività dei volontari. Ora sono state spostate nel locale ambulatorio e riposte in maniera logica, consentendone un utilizzo immediato e razionale. L’angolo del magazzino finora utilizzato per i farmaci è stato liberato e restituito al posizionamento di materiali e pacchi. Il locale precedentemente adibito a seconda camera da letto, è ora gestito come un jolly, funge da ufficio ma anche da secondo ambulatorio o luogo d’accoglienza. Il progetto accoglienza è attivo da quattro mesi ed è stato utilizzato già in due missioni, i suoi benefici sono evidenti e aprono grandi prospettive future. Le situazioni si sono molto modificate, ora riusciamo ad operare in maniera corretta ma anche più razionale.
Dicembre 2014: la sede di Mitrovica è per noi l’insieme di tutti i luoghi e le azioni che determinano la buona riuscita delle missioni. La sede significa il magazzino, gli ambulatori, la nostra vita sociale, per noi è tutto questo e molto altro ancora, mentre per la popolazione locale è un vero punto di riferimento. L’edificio esternamente resta incompleto, ma per noi va bene cosi, al suo interno vi sono tutti gli arredi e le strumentazioni idonee allo svolgimento delle missioni. Il magazzino è il fulcro della nostra azione a favore dei più deboli, è luogo di transito e stoccaggio degli aiuti. Al suo interno svolgiamo anche numerosi lavori non sviluppabili in Italia, in particolare vengono preparati i farmaci da consegnare alle persone assistite. Quando il lavoro ce lo consente, la parte finale della missione viene dedicata alla sistemazione e alle migliorie della sede. Piccoli o grandi passi che ogni volta ci permettono di migliorare la capacità d’azione.
Dicembre 2018: in tutti questi anni la sede ha continuato a garantire il funzionamento dei Progetti e l’accoglienza dei tanti volontari provenienti dall’Italia per svolgere le missioni umanitarie. La grande novità è stata che nel 2015 abbiamo deciso di concedere in anticipo l’utilizzo della parte superiore dell’edificio alla famiglia proprietaria, noi ci siamo spostati nella loro casa. Un cambio sicuramente non vantaggioso per noi ma che ha permesso alla numerosa famiglia di vivere sicuramente meglio. La scelta è stata fatta considerando le pessime condizioni abitative della famiglia e i brevi periodi di nostra permanenza. In soli due mesi abbiamo realizzato il trasloco ed ora siamo in una nuova situazione. Nella prossima primavera del 2019 il Progetto compirà 10 anni, così scadranno anche gli accordi che hanno regolato i rapporti con i proprietari della casa. Abbiamo deciso di rinnovare l’attuazione del Progetto per cui nei prossimi mesi provvederemo a stipulare nuovi accordi che ci permettano di proseguire il cammino intrapreso.